Fin dal 1943 sul lato arrivi della stazione di Torino Porta Nuova, in corrispondenza dell’antico Centro di Assistenza della Croce Rossa, è attivo un posto di ristoro con il compito di fornire pasti caldi ai profughi e agli sfollati che transitano presso lo scalo torinese. Tra i primi a essere assistiti, vi sono le famiglie sfollate dall’Africa Italiana, in favore delle quali, come si legge in una nota redatta dal podestà di Torino il 15 luglio 1943, "è spesa la somma di 676 lire". Gestito direttamente dall’Ente Comunale di Assistenza, il posto di ristoro continua la propria opera anche nel periodo immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale, come dimostrano ad esempio, i 1.333 pasti (tra caldi e freddi) distribuiti tra i mesi di agosto e settembre del 1946, per un ammontare complessivo di lire 67.916. A partire dal febbraio 1947, in concomitanza dell’arrivo in città dei primi consistenti nuclei di profughi giuliano-dalmati, la struttura di Porta Nuova intensifica la propria attività. La lettura delle carte dell’Ente Comunale di Assistenza di Torino, rivela infatti come lo stesso ente, in collaborazione con l’Ufficio provinciale dell’assistenza post bellica, la sezione torinese della Pontificia Commissione di Assistenza, la Lega Nazionale e l'Associazione Fra Giuliani di Torino, distribuisca ai profughi giuliani, subito dopo il loro arrivo in stazione, "un pasto caldo comprendente latte e cioccolato per bambini, minestra, salumi o pesce con verdura, formaggio, frutta, vino e pane per gli adulti". Tra luglio e novembre 1947 il posto di ristoro eroga, complessivamente, 1.137 pasti per un ammontare di lire 74.130. Vitto che, come si legge in una lettera inviata il 14 febbraio 1947 da Archimede Gallina, presidente dell’ECA, all’Ufficio provinciale di Assistenza Post-Bellica, viene confezionato "presso la mensa ferroviaria della stazione”. Nell’anno successivo, l’ultimo al quale le carte fanno riferimento, il posto di ristoro sembra diminuire sensibilmente la propria attività, ridotta alla distribuzione di 281 pasti per una spesa totale di 21.760 lire.