Trasloco in massa, stamane, alle "case basse" di via Tripoli. Fino ad oggi, in quelle basse costruzioni a un piano, erette per accogliere profughi e senzatetto, abitavano 50 famiglie per un totale di 250 persone; erano locali malsani, affollati all'inverosimile e facilmente invasi dalla pioggia. L'autorità prefettizia ne ha ordinato lo sgombero, e l'operazione viene condotta dal Comune, dall'Eca e dall'Istituto Autonomo per le Case Ppolari.
Stamane sono arrivati sette camion municipali, e hanno cominciato a caricare mobili e masserizie dinnanzi allo sguardo divertito di uno stuolo di bambini. Era stato anche disposto un robusto spiegamento di polizia, per evitare che le Casermette, appena libere, fossero frettolosamente invase da altri inquilini. Ma il trasloco è stato compiuto nella calma più assoluta.
Gli inquilini sfrattati non rimarranno senza casa. Vanno ad abitare alloggi moderni alle Vallette in edifici di dieci piani, con ascensore, lungo il viale dei Mughetti.
Ogni famiglia avrà un appartamento di tre o sei camere, a seconda delle necessità, e pagherà un modesto canone d'affitto: per un nucleo di cinque persone sono state assegnate tre camere, esclusi i servizi, e la pigione costerà 3.500 lire al mese.
Gli inqulini delle "case basse", non guardavano con rimpianto le vecchie abitazioni. C'era un po' di animazione per il massiccio esodo, e nel trambusto generale venivano portati sulla via materassi e stoviglie, ma era uno sfratto accolto con piacere. Gli autocarri hanno fatto la spola per tutta la mattinata, e il trasporto di merci e persone proseguirà nel pomeriggio e domani. Poi, a mano a mano che le "case basse" saranno svuotate, entreranno in azione i bulldozzer e spianeranno tutta l'area. Il Comune ha in progetto di costruirci sopra una nuova scuola.