Il lavoro integra la trascrizione e la registrazione delle 27 storie di donne deportate (archivio della deportazione piemontese) con altre testimonianze, edite o inedite, raccolte nel corso di un complesso lavoro di ricerca, finalizzato al censimento dei seguenti materiali: fonti audio-visive; scritti di memoria; articoli apparsi su periodici; interviste pubblicate o registrate; iniziative e attività realizzate dalle scuole, anche in collegamento con il Concorso regionale; tesi di laurea redatte sull'argomento.
Per ogni donna è stata realizzata una scheda che contiene: una breve biografia; la descrizione bibliografica dei libri e degli articoli scritti dalla testimone (con la possibilità di visualizzare il testo di questi ultimi); l’elenco delle ricerche scolastiche depositate presso il Cesedi (Centro servizi didattici della Provincia di Torino); l'indicazione delle fonti visive dove compare la testimone. La biografia è poi collegata alla trascrizione testuale e al documento sonoro dell'intervista contenuta nel fondo Adp. La trascrizione riprende fedelmente il testo dattiloscritto, riportando anche gli errori di battitura presenti nell'originale.
Questo lavoro vuole essere uno strumento di ricerca che soddisfi diversi
livelli di conoscenza. Innanzitutto centralizza un complesso di informazioni
e di indicazioni archivistiche, prima disperso sul territorio. In secondo
luogo si configura come un archivio aperto che può essere costantemente
incrementato. In terzo luogo riveste una possibile funzione didattica
in quanto permette un uso diretto dei documenti tra loro correlati e
prodotti dai protagonisti.
Infine la conservazione di questi materiali su supporto informatico permette
una consultazione più agile (anche grazie alla possibilità della
ricerca per parole chiave) che il testo dell'intervista consente solo
in parte.
Facciamo infine notare che le interviste in audio e le relative trascrizioni, poichè contengono informazioni riservate, per la tutela della privacy, sono state protette alla fruizione pubblica e possono essere consultate solo presso le nostre sale di consultazione.
L’Archivio della deportazione piemontese (Archivio Istoreto, fondo Adp) è costituito da 219 testimonianze, raccolte fra il 1982 e il 1985, a reduci dai campi di concentramento e di sterminio nazisti residenti in Piemonte al momento delle interviste. Queste sono state registrate su audiocassette e in seguito sbobinate, per un totale di circa 10.000 pagine.
La ricerca è stata promossa e realizzata dalla Regione Piemonte, dall’Università di Torino e dall’Associazione nazionale ex deportati politici (Aned, sezione di Torino) in collaborazione con gli Istituti della Resistenza di Alessandria, Cuneo, Novara, Vercelli e Aosta.
I testimoni vennero individuati sulla base dell’elenco degli ex deportati comparso sulla Gazzetta Ufficiale del 22 maggio del 1968 (riguardante l’indennizzo concesso ai superstiti dei Konzentrationslager, KZ) e sulla base delle domande per il vitalizio avanzate in seguito alla legge del 18 novembre 1980.
Una selezione antologica di queste interviste è stata pubblicata nel 1986, a cura di Anna Bravo e Daniele Jalla, con il titolo La vita offesa. Storia e memoria dei Lager nazisti nei racconti di duecento sopravvissuti (Angeli, Milano).
Nel 1991 l’archivio è stato versato all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, che nel 1998 ne ha effettuato la schedatura informatica per facilitarne la consultazione.
Torino, 18 gennaio 2007