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Introduzione

La presenza di profughi giuliano-dalmati nella provincia di Alessandria si lega soprattutto alle vicende della Caserma Passalacqua di Tortona, nei cui locali sorge un grande centro di raccolta profughi che vede transitare tra il 1946 e la fine degli anni Sessanta, almeno 20.000 profughi provenienti non solo dall’Istria, da Fiume, dalla Dalmazia, ma anche dai territori della Grecia, della Libia e dell’Africa.


Un utilizzo incrociato delle carte di archivio, in particolare quelle conservate presso l’Archivio di Stato di Alessandria, e delle fonti orali, la cui raccolta è alla base di questa ricerca, ha tuttavia permesso di allargare il campo di indagine, permettendo di approfondire e di indagare a fondo ulteriori aspetti relativi alla localizzazione di nuclei familiari di profughi giuliano-dalmati all’interno del territorio alessandrino. Un lavoro che, allo stato attuale, è ancora in divenire e, per tale motivo, presenta certamente dei limiti piuttosto evidenti dovuti principalmente all’esigua quantità di dati raccolti che costituiscono la base da cui far partire ogni riflessione. Il lavoro che scorre sotto i vostri occhi nel quale insieme alla realtà di Tortona, già oggetto di studi ampiamente consolidati, si presenta quella pressoché inedita di Alessandria, non ha quindi la pretesa di fornire un’esatta quantificazione della presenza dei profughi giuliano-dalmati all’interno della provincia di Alessandria ma, al contrario, vuol essere un punto di partenza e uno stimolo per far crescere la ricerca, individuando e portando alla luce nuovi elementi legati alla presenza di profughi giuliano-dalmati all’interno del territorio preso in esame.