Banca dati del Partigianato meridionale

Biografia di Giuseppe Morello Burtone

 14/10/1920, Militello Val di Catania (CT), Italia
 25/03/2009, Militello Val di Catania (CT), Italia

Giuseppe Burtone, nato il 14 ottobre 1920 a Militello Val di Catania, si trasferisce da ragazzo a Catania per studiare al liceo classico “Spedalieri”. Conseguita la maturità intraprende gli studi universitari all’Università Orientale di Napoli, ma nel 1940 è costretto ad interromperli perché richiamato alla frequenza del corso allievi ufficiali presso l’82° reggimento fanteria “Torino” con sede a Civitavecchia. Da qui è poi mandato in Montenegro e, rientrato in Italia con il grado di tenente nel 1943, è inviato a Perugia, a L’Aquila e in Piemonte, dove lo sorprende infine la notizia dell’armistizio dell’8 settembre. Dopo un primo tentativo fallito di rientrare in Sicilia, Burtone decide di prendere la via delle montagne e, con il nome di battaglia di “Morello”, comincia a radunare un nucleo di resistenti ai suoi ordini nella Val d’Ossola fino all’incontro con Alfredo Di Dio, insieme al quale forma il “Gruppo Patrioti Ossola” ribattezzato, nel luglio del 1944, “Divisione Valtoce”. Il “Capitano Morello”, già comandante di reparto nella 3° brigata, partecipa ad importanti azioni partigiane e assiste alla liberazione di Domodossola e alla nascita della breve Repubblica partigiana dell’Ossola. Fallita l’esperienza della Repubblica ossolana, Burtone è costretto a fuggire in Svizzera con alcuni dei suoi compagni, riuscendo a rientrare in Italia solo nel gennaio del 1945 e partecipando poi alla liberazione di Milano. Nel dopoguerra decide di tornare in Sicilia dove è accolto trionfalmente e può riprendere gli studi interrotti, laureandosi nel 1947 in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania. Burtone esercita l’attività forense e intraprende la carriera politica diventando segretario della DC di Militello. Nominato nel 1968 vice pretore onorario, si dedica per 18 anni alla magistratura. Nel campo sociale si distingue per le attività a sostegno dell’Associazione “Combattenti e reduci”, dell’Associazione “Siciliani nel mondo”, che si propone di creare reti di solidarietà tra emigranti siciliani, ma anche dell’ANPI, non trascurando mai il valore della memoria e della testimonianza. Si è spento a Militello il 25 marzo 2009, all’età di 88 anni.

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