Biografia di Romolo Caccavale
18/08/1928, Benevento (BN), Italia
04/05/2005, Milano (MI), Italia
, Coniugato
Figlio di una guardia penitenziaria, Caccavale nasce a Benevento il 18 agosto 1928. Il lavoro del padre costringe la famiglia a numerosi spostamenti. Nel settembre 1943 i Caccavale sono in Piemonte, a Casale Monferrato (AL). All’inizio del 1944, il giovane Romolo entra nel Fronte della Gioventù -si occupa, in qualità di “propagandista”, della distribuzione di stampa clandestina- e poi nelle file della 107a brigata Garibaldi, svolgendo “azioni coordinate con i Gruppi SAP di Alessandria per il rifornimento di armi e munizioni”. Prende parte alla liberazione di Alessandria e consegue la qualifica di partigiano combattente.
Alla fine della guerra, è funzionario della federazione comunista di Alessandria e dirige il giornale locale del PCI, al quale è iscritto dal marzo 1945. Poco tempo dopo è assunto a Torino dall’edizione locale de “l’Unità”. Nel 1957, chiusa la sede piemontese, passa a Milano. Si occupa perlopiù di esteri ed è corrispondente da Berlino est (1962-1965), Hanoi (anni Sessanta-inizio anni Settanta), Mosca (1972-1975) e Varsavia (primi anni Ottanta). Già in pensione, è scelto dal direttore Emanuele Macaluso (1982-1986) come caposervizi agli esteri. Dopo la caduta del muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, si dedica allo studio delle vicende degli antifascisti italiani rifugiatisi in URSS negli anni Trenta. Tali studi confluiscono in un volume, edito da Levi già nel 1989 e poi da Mursia nel 1995 (con, in questa seconda edizione, la prefazione di Alessandro Natta), che fa emergere senza reticenze la realtà del terrore staliniano anche nei confronti dei comunisti italiani. Sposatosi nel 1956 e padre nel 1961, muore a Milano dopo una lunga malattia, all’età di 76 anni.
Note: Inserimento e revisione redazionale della scheda biografica a cura di Barbara Berruti.
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