Biografia di Nunziato Di Francesco
03/02/1924, Linguaglossa (CT), Italia
21/07/2011, Linguaglossa (CT), Italia
Nunzio Di Francesco nasce a Linguaglossa, ai piedi dell’Etna, il 3 febbraio 1924 in una famiglia contadina. Dopo un’infanzia trascorsa tra il lavoro nei campi per aiutare la famiglia, le scuole elementari e di avviamento professionale e l’Azione cattolica, il 3 febbraio del 1943, all’età di 19 anni, viene richiamato per il servizio militare e mandato come recluta artigliere nella caserma di Venaria Reale. Qui il 10 settembre del 1943 è sorpreso insieme alle altre reclute, un buon numero delle quali di origine siciliana, dalla notizia dell’armistizio. Di fronte all’irresolutezza dei comandi e all’impossibilità di raggiungere il Sud Italia, Di Francesco fugge insieme ai compagni e riesce dapprima a trovare ospitalità presso una cascina, entrando in contatto con un nuovo circuito di solidarietà clandestina che altri giovani meridionali sperimentano allo stesso tempo e all’interno del quale matura anche la scelta resistenziale. Infatti, dopo una breve esperienza di lavoro alla TODT, Di Francesco decide di raggiungere le formazioni garibaldine del siciliano Pompeo Colajanni “Barbato”, già attive nelle valli del pinerolese. Con il nome di battaglia di “Athos”, Di Francesco, profondamente cattolico, vive la sua esperienza da partigiano garibaldino interpretando la resistenza come una lotta di liberazione contro la violenza e la sopraffazione. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1944, Di Francesco è sorpreso e catturato dai tedeschi. Inizia così un’esperienza che lascerà un profondo impatto nella sua vita: la deportazione prima a Mauthausen e poi a Gusen II. Di Francesco riesce a sopravvivere al lager e a ritornare in Sicilia qualche mese dopo la liberazione. Ad accoglierlo, però, troverà diffidenza e incomprensione (il parroco lo chiama “pecorella smarrita”) e forse sarà proprio questo atteggiamento a spingere il partigiano ad un impegno costante per la memoria. Dopo la guerra Di Francesco consegue il diploma di ragioniere, si schiera attivamente come sindacalista a fianco degli agricoltori nelle lotte contadine del dopoguerra, avvia una proficua attività imprenditoriale e non manca di promuovere il ricordo e la memoria delle esperienze vissute, interpretando la testimonianza quasi come la missione della sua vita. Nel 2007 ha pubblicato il libro di memorie “Il costo della libertà”. Presidente provinciale dell’ANPI Catania, dirigente nazionale dell’ANED, Presidente onorario dell’Istituto siciliano per la storia dell’Italia contemporanea “Carmelo Salanitro”, si spegnerà il 21 luglio 2011, all’età di 87 anni.
Errore di run-time di Microsoft VBScript
error '800a01a8'Necessario oggetto: 'session(...)'
/funzioni.inc, line 1041