Biografia di Massimo Girosi
10/04/1899, Napoli (NA), Italia
09/10/1967, Roma (RM), Italia
Contrammiraglio della Regia Marina, dal maggio 1940 all’aprile 1941 comanda la corazzata “Littorio”. Nel 1942 diviene capo ufficio operazioni dell’alto comando della Marina italiana (Supermarina) e ufficiale di collegamento con il Servizio Informazioni Militari (SIM). Antifascista e antitedesco, è in contatto con l’Office of Strategic Services (OSS), i servizi segreti statunitensi, dal luglio 1943, grazie all’intermediazione del fratello Marcello, produttore e distributore cinematografico, nonché agente dei servizi americani (dopo la guerra gli sarà conferita la Silver Star Medal). Nell’ambito della Missione McGregor, grazie a Massimo Girosi si stabilisce un contatto tra i vertici politico-militari italiani e i servizi alleati, contatto che porterà alla stipula dell’armistizio. Il 7 settembre Girosi incontra l’ammiraglio Carlo Bergamini, comandante delle forze navali da battaglia, che nella notte tra l’8 e il 9 settembre salperà da La Spezia a bordo della corazzata Roma, affondata dai tedeschi al largo de La Maddalena. Dopo l’armistizio Girosi è in servizio a Roma presso il Fronte della Resistenza della Marina. Successivamente raggiunge il Piemonte, dove viene arrestato. Liberato il 20 aprile 1945, è nominato dal CLN comandante della piazza militare di Alessandria e tratta la resa delle truppe del generale Hildebrand.
Dal dicembre 1950 al gennaio 1952 guida Supermarina, ed è quindi comandante in capo delle forze navali.
Il 2 giugno 1956 il presidente Gronchi gli conferisce il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Muore a Roma il 9 ottobre 1967.
Note: Inserimento e revisione redazionale della scheda biografica a cura di Barbara Berruti.
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