Banca dati del Partigianato meridionale

Biografia di Domenico Quaranta

 13/10/1920, Napoli (NA), Italia
 16/04/1944, Cairo Montenotte (SV), Italia

Iscritto alla facoltà di giurisprudenza presso l’università di Napoli “Federico II”, nel 1941 Quaranta si arruola volontario. Frequenta la scuola allievi ufficiali di Fano (PU) ed è nominato tenente di artiglieria (secondo alcune fonti è assegnato al 90° reggimento fanteria della divisione Cosseria, secondo altre alla 16a compagnia dell’artiglieria contraerea, senza precisazioni riguardo al reparto superiore). All’8 settembre 1943 Quaranta si trova in Liguria, nell’area di Savona, da dove raggiunge la Val Casotto e le prime bande partigiane. Entra quindi nel 1° Gruppo Divisioni Alpine “Mauri”, partecipa a combattimenti in Val Casotto e compie missioni a Savona e a Genova. Catturato durante un’operazione di rastrellamento, dopo che la formazione che comanda ha resistito a lungo e lui stesso è stato ferito, viene torturato nelle carceri di Cairo Montenotte. È fucilato sulla collina del Buglio, frazione di Cairo Montenotte, insieme a Ettore Ruocco, Innocenzo Contini, Pietro Augusto Dacomo, il 16 aprile 1944.
Ha lasciato un’ultima lettera, destinata ai genitori, dalla quale emerge lo spirito patriottico sotteso alla scelta resistenziale (http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=434).
Riconosciuto partigiano combattente caduto, è stato insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Giovanissimo, animato da fede incrollabile, accorse tra i primi al richiamo santo della Patria, cui prodigava con ardore ineguagliabile ogni energia. In lunghi giorni di lotta acerrima contro il nemico tedesco, soverchiante per numero e mezzi, dava prove esemplari di coraggio, finché stremato di forze, ma intatto nello spirito indomito, veniva catturato con l’arma in pugno. Rinchiuso in una orribile cella sotterranea, torturato ferocemente, privato di cibo e di acqua, ma sorretto da gigantesco amore per l’Italia, taceva resistendo ad ogni sevizia. Nel momento estremo, il corpo piagato ed infranto, trovava ancora la forza per gridare agli invasori la sua fede negli eterni destini d’Italia. Fulgido esempio di eroismo e di fede alle generazioni future. Cairo Montenotte, 16 aprile 1944».
L’università di Napoli “Federico II” gli ha conferito la laurea in legge ad honorem. A Quaranta sono dedicate strade e piazze in diversi comuni italiani. A Napoli, in via Saverio Altamura 27 (quartiere Vomero), una lapide, posta sulla facciata di un edificio nel quale si trovava probabilmente la casa natale di Quaranta, ricorda le ultime parole del giovane studente. La lapide è stata affissa dall’Associazione Nazionale del Fante nel 1953. Nel 1956 risulta intitolata a Quaranta la sezione provinciale dell’ANPI di Napoli.
Note: Inserimento e revisione redazionale della scheda biografica a cura di Barbara Berruti.

Errore di run-time di Microsoft VBScript error '800a01a8'

Necessario oggetto: 'session(...)'

/funzioni.inc, line 1041