Biografia di Paolo Cinanni
25/01/1916, Gerace (RC), Italia
18/04/1988, Roma (RM), Italia
Paolo Cinanni, fratello di Anna, la partigiana “Cecilia”, nasce a Gerace il 25 gennaio 1916. A tredici anni si trasferisce con la famiglia a Torino dove consegue la maturità classica sotto la guida di Cesare Pavese, che insieme a Leone Ginzburg, Luigi Capriolo e Elvira Pajetta lo forma e introduce alla vita politica nel partito comunista clandestino. Nel 1940 si iscrive formalmente al Partito comunista di Torino. Partecipa attivamente alla lotta partigiana e, dopo la liberazione, ricopre per il partito importanti incarichi in Calabria e in Piemonte. Con la sua attività politica e intellettuale è interprete del bisogno di terra e della miseria vissuta nelle campagne meridionali. Dal 1946 al 1953 è promotore e protagonista delle lotte per la terra. Dal 1948 al 1968 fa parte del Comitato centrale e della Commissione centrale di controllo del Pci. Successivamente viene nominato anche segretario generale dell’Associazione dei contadini del Mezzogiorno e con Carlo Levi, nel 1967, fonda e dirige la Federazione italiana lavoratori emigrati. A lui viene attribuita anche la paternità dello Statuto dei diritti dell’emigrante. Nel corso della sua vita subisce circa 37 processi per la militanza attiva nel partito comunista. Nel 1973 viene nominato docente presso la Facoltà di filosofia dell’Ateneo di Urbino, svolgendo un’intensa attività di ricerca, di studio, tiene in Italia e all’estero conferenze e seminari: Tubinga, Saarbrücken e Düsseldorf, Berlino; Appassionato anche di pittura. Scrive anche molte voci del volume supplementare tedesco della Enciclopedia critica del marxismo. Dal 1982 dirige «L’antifascista», mensile dell’ANPPIA fondato da Umberto Terracini. Muore il 18 aprile 1988.
Note: Inserimento e revisione redazionale della scheda biografica a cura di Barbara Berruti.
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