Banca dati del Partigianato meridionale

Biografia di Vittorio Galeone

 03/09/1922, Diso (LE), Italia
 1999

Figlio di Gaetano Galeone, nasce a Diso il 3 settembre 1922, morirà nel 1999.
A 17 anni emigra a Torino, dove lavora come calzolaio. Nel 1942 viene chiamato alle armi e addestrato per essere inviato al fronte, ma il suo atteggiamento considerato antibellicistico gli vale una condanna a 10 mesi con condizionale per insubordinazione e gravi ingiurie, inflittagli dal Tribunale Straordinario di Guerra. Nel marzo 1943 partecipa agli scioperi e alle manifestazioni della Torino operaia. Dopo l'8 settembre entra nei Gap (Gruppi di azione patriottica) torinesi, ma poco dopo la sua prima azione viene arrestato e detenuto presso il carcere "Le Nuove" di Torino dove rimane per sei mesi. Nell'agosto del 1944 raggiunge la zona del Canavese e si unisce ai partigiani di quella che sarà la 77ª Brigata Garibaldi "Titala" con il nome di battaglia "Brusky". Rientra a Torino e tenta di organizzare una Brigata Matteotti con i compagni Erasmo Tosi e Piero Passoni, ma è troppo noto in città ed è costretto a trasferirsi a Milano. Qui assume il nuovo nome di battaglia di "Ivo" e prende contatto con le Brigate Matteotti che operano a Monza, Abbiategrasso, Cernusco sul Naviglio. A Cernusco conosce Alfredo Rurale, responsabile dell'11ª Brigata Matteotti, della quale Vittorio assume il comando. In un'azione armata a Milano viene ferito gravemente ad un braccio e si ritira a Cernusco e Pioltello. In seguito
Galeone, insieme ai comandanti delle altre Brigate partigiane, è protagonista della resa del comando tedesco di Cernusco il 26 aprile del 1945. Successivamente si unisce al distaccamento di Pioltello e forma la colonna di automezzi e mezzi blindati requisiti ai tedeschi, che raggiungerà Milano.
Note: Inserimento e revisione redazionale della scheda biografica a cura di Barbara Berruti.

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