Banca dati del Partigianato meridionale

Biografia di Giuseppe Catte

 18/05/1922, Dorgali (NU), Italia
 10/02/2004, Tortolì (OG), Italia

Profilo: A Nuoro, negli anni del liceo, frequenta gli ambienti dell’antifascismo cittadino. Trasferitosi a Torino per studiare ingegneria, viene chiamato alle armi e, dopo il corso allievi ufficiali della R.Aeronautica a Firenze, destinato quale sottotenente del ruolo naviganti all’Aeroporto militare di Caselle torinese. Dopo l’armistizio collabora a nascondere le armi e – pare per il tramite del cardinale Maurilio Fossati, che era stato vescovo di Nuoro – prende contatto con esponenti antifascisti che lo indirizzano verso l’adesione alla Resistenza. A metà settembre 1943 entra a far parte della formazione del col. Maltese, che nel gennaio 1944 confluisce nell’XI Divisione d’Assalto Garibaldi Cuneo, nella quale consegue il grado di Comandante di Distaccamento. Nel settembre 1944 passa alla 31. Brigata (verosimilmente fa parte dell’VIII Divisione Autonoma Vall’Orco), della quale diviene Comandante nel gennaio 1945, nella quale combatte fino alla Liberazione, con i nomi di battaglia Datte e Pino. Dopo il 25 aprile collabora con il questore partigiano Bruno Mulas, collaborando a sottrarre all’esecuzione Giovanni Cabras – sardo, comandante provinciale della GNR – e Vittorio Valletta. Dopo una fase di attività politica in Piemonte e presso la Presidenza del Consiglio a Roma, nel 1951 rientra in Sardegna e si stabilisce in Ogliastra, dove si dedica all’attività imprenditoriale creando in comune di Villagrande Strisaili (località Su Carcadorgiu) uno dei primi impianti di itticoltura sorti nell’isola Il 2 agosto 1967 rimane vittima di un sequestro di persona per la durata di 20 giorni (si parla di un intervento della FIAT per il pagamento del riscatto). Muore improvvisamente nel 2004 mentre si trova alla guida della sua auto.

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