Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione.
freccia sinistra home page

PREMESSA

La volontà di dare un volto ad un nome inciso su una targa di pietra ci ha guidato durante la ricerca del materiale iconografico e, oltre, ci ha indotto a formare una nuova raccolta fotografica delle lapidi presenti sul territorio cittadino.

Si tratta di 204 schede di lapidi e di 368 schede biografiche.

Questa applicazione è il risultato dell'informatizzazione della banca dati delle lapidi presenti sul territorio della Città di Torino raccolta nel volume Che il silenzio non sia silenzio, memoria civica dei caduti della resistenza a Torino, di Nicola Adduci, Luciano Boccalatte, Giuliana Minute, Torino, Blu Edizioni, 2003, arrichito di altre informazioni iconografiche e testuali provenienti da altri archivi quali il fondo fotografico Associazione famiglie martiri e caduti per la libertà, il fondo Fondazione Solidarietà Nazionale, il fondo Originario raccolta fotografica, dai quali sono stati ripresi i ritratti dei caduti.

Il volume di riferimento è il risultato di una scrupolosa ricerca sulle fonti che fornisce non solo una informazione su persone e avvenimenti a cui le lapidi fanno riferimento, ma anche una chiave di lettura dei processi e dei modi di costruzione della memoria civica di quegli eventi, le scelte e i criteri che hanno prodotto i "segni" di pietra che ogni passante, più o meno distrattamente, incontra ogni giorno sui muri della città.

Nella diversità delle tipologie, dalle lapidi commemorative posate da aziende, quartieri, associazioni, ai marmi uniformi dedicati dalla Città "ai martiri dell'eterna libertà", la ricerca si è indirizzata a ricostruire le biografie dei protagonisti e gli avvenimenti ricordati da quelle lapidi che sono state collocate sul luogo fisico che è stato teatro o dell'episodio ricordato (luogo di rappresaglia, di esecuzione di condanne a morte, scontri, uccisioni) o che si è intrecciato con la biografia dei caduti (luogo di nascita, di residenza, sedi di organismi clandestini e, ove disponible, la fotografia del caduto e della lapide).

A partire dai dati forniti dal censimento delle lapidi effettuato dalla Città, si è condotta una sistematica esplorazione di materiali a stampa (giornali, volumi e opuscoli), di documenti d'archivio e banche dati, che hanno fornito indicazioni utili anche a rettificare nomi e date, a volte inesatte nei repertori e negli elenchi editi: così si sono incrociate le informazioni provenienti dall'Archivio storico della Città di Torino - le pratiche del Gabinetto del Sindaco e le schede anagrafiche - con i dati ricavati dalla documentazione conservata presso l'archivio dell'Istituto: la banca dati informatizzata del partigianato piemontese (basata sulla documentazione del Ministero della Difesa), le schede, le biografie dei caduti e l'archivio fotografico, le carte delle formazioni partigiane. Ogni scheda è stata arrichita con la fotografia recente (2005) della lapide nella sua collocazione attuale e di una mappa topografica della città in corrispondenza dell'indirizzo in cui la lapide è stata posta.

Nel database sono presentate in sequenza cronologica le lapidi corredate dalle notizie biografiche e da quelle relative ai fatti, accompagnate da indicazioni bibliografiche archivistiche.

Tale pubblicazione rientra in un progetto di ricerca più ampio che riguarda la costruzione della memoria delle guerre e dei caduti, attraverso lapidi e monumenti commemorativi nella nostra città, dalla prima guerra mondiale agli anni del fascismo, ai giorni nostri.

 

ultimo aggiornamento 28.05.2007 -