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Indirizzo: via Vanchiglia 3 |
Intestazione:
Vuillermin Renato |
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Descrizione:
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Fonti:
Aisrp, Fondo Istoreto. Attività
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Caduti:
Cognome e nome |
Vuillermin Renato |
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Biografia |
Nato a Milano l'8 febbraio 1896, proveniva da una famiglia tradizionalmente dedita all'attività forense: il padre Edoardo era vicecancelliere del tribunale di Milano quando venne trasferito a Torino dove Renato, con i due fratelli e le tre sorelle, frequentò le scuole. Rimase orfano a dieci anni e dopo il ginnasio entrò nel seminario di Saluggia. Dopo aver partecipato alla Prima Guerra mondiale, abbandonati gli studi religiosi, si laureò a Torino dapprima in Scienze naturali (1920), poi in Giurisprudenza (1924), infine in dottrine politiche (1926). In questo periodo, con l'amico coetaneo Pier Giorgio Frassati, partecipò attivamente al dibattito culturale torinese attraverso l'impegno politico e sindacale in diverse associazioni cattoliche. Sin dall'ascesa politica del fascismo, si dimostrò sempre risoluto oppositore del regime; per aver rifiutato di iscriversi al Partito fascista nel 1938 venne licenziato dalla Società Idroelettrica Piemonte, dove era capo dell'ufficio legale. Trasferitosi a Finale Ligure, venne inviato al confino per la sua attività antifascista, condanna interrotta dalla caduta del fascismo. Ritornato a casa e all'attività politica, venne arrestato il giorno di Natale dello stesso anno. Incarcerato a Savona, senza essere né interrogato né processato venne fucilato dai fascisti con altri sei compagni al colle di Cadibona, nei pressi di Savona. La lapide venne apposta nel decennale della resistenza a cura della sezione della Democrazia cristiana che aveva sede nello stabile di via Vanchiglia 3. |
Data |
27/12/1943 |
Fonti |
Lorenzo Mondo, Renato Vuillermin. Testimonianza cristiana nella Resistenza, Aosta, Tipografia Valdostana, 1968
Aisrp, Fondo Originario, Raccolta fotografica, busta 7/3/1596 |
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