Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione
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Lapide N° del 27/09/1943
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Indirizzo: via Nizza 5
Intestazione:
Brusasco Alessandro
mappa topografica
Descrizione:
Fonti:
Caduti:
Cognome e nome Brusasco Alessandro ritratto del caduto
Biografia Nato a Refrancore, in provincia di Asti, il 12 dicembre 1925, abitante in via Nizza 5, cameriere; trasferitosi in città dal marzo 1939. Primo caduto della resistenza a Torino. Nei giorni dell'armistizio, approfittando dello sbandamento del regio esercito, si rifornì di esplosivi forse presso la caserma Cavalli. In una notte della seconda metà di settembre, insieme ad un compagno, lanciò dalla sua finestra del quarto piano alcune bombe contro le pattuglie tedesche di guardia a Porta Nuova, sul lato di via Nizza. Si scatenarono così violente sparatorie contro le case circostanti, ripetute nella notte seguente. Infine, dopo meticolose indagini, i tedeschi arrestarono il giovane. Dopo aver subìto vari interrogatori, finse probabilmente di voler collaborare e si fece riaccompagnare dai nazisti a casa per una nuova perquisizione. Mentre stavano salendo verso l'appartamento, giunti su un pianerottolo, si liberò con uno strattone dalla presa delle due guardie e si gettò nella tromba delle scale, sfracellandosi.
Data 27/09/1943
Fonti Asct, scheda anagrafica
Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
"La Gazzetta del Popolo", 24-26-27 settembre 1943
"La Stampa", n. 232, 28 - 29 settembre 1943
"L'Unità", 31 agosto 1945
Aldo Agosti, Giulio Sapelli (a cura di), Dalla clandestinità alla lotta armata. Diario di Luigi Capriolo, Torino, Musolini, 1976
Torino 1938/45. Una guida per la memoria, cit., p. 61

ultimo aggiornamento 29.01.2008 -