Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione
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Lapide N° del 13/03/1945
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Indirizzo: corso Belgio 46
Intestazione:
Arduino Gaspare
fotografia della lapide in loco mappa topografica
Descrizione:
Fonti:
Aisrp, Fondo Istoreto. Attività
Caduti:
Cognome e nome Arduino Gaspare ritratto del caduto
Biografia Nato a Torino il 29 aprile 1901. Operaio alle Acciaierie Fiat, negli anni del regime fascista era stato perseguitato per le sue convinzioni antifasciste. Durante la resistenza svolse azioni di propaganda per il movimento partigiano e collaborò all'organizzazione delle Sap del 4° settore. Venne prelevato da casa - in via Moncrivello 1 - la sera dell'11 marzo 1945 da elementi fascisti che si erano finti partigiani, insieme alle due figlie Libera e Vera, ad un ospite e ad una coppia di vicini di casa, Rosa Ghizzone e Pierino Montarolo. Venne ucciso la stessa notte in corso Belgio angolo via Lessolo, in zona Vanchiglietta, con gli altri uomini (Alberto Ellena, ferito, riuscì a salvarsi). Le figlie furono trucidate nei pressi al canale della Pellerina; Rosa Ghizzone riuscì a salvarsi gettandosi nelle acque gelide, ma morì quattordici mesi dopo per le ferite riportate in quella notte.
Data 13/03/1945
Fonti Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8
Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
Francesco Ferro (Fabbri), I nostri sappisti nella liberazione di Torino, Torino, Edizioni San, [1947], pp. 80-81
R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 270
Le pietre della libertà. Un percorso nella memoria, Torino, Associazione nazionale famiglie martiri e caduti per la liberazione, 1995
Aisrp, Fondo Associazione nazionale famiglie martiri caduti per la libertà

ultimo aggiornamento 29.01.2008 -