Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione
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Lapide N° del 26/04/1945
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Indirizzo: corso Chieri 131
Intestazione:
Latis Giorgio Albertino
mappa topografica
Descrizione:
Fonti:
Caduti:
Cognome e nome Latis Giorgio Albertino ritratto del caduto
Biografia Nato a Modena il 1° luglio 1920. Sin da bambino si era trasferito con la famiglia a Milano. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 i genitori e la sorella vennero arrestati dalle S.S. e deportati in Germania in quanto ebrei. Rimasto solo, entrò nel movimento partigiano unendosi alle bande della Brianza e del monzasco. Arrestato a Milano nell'aprile 1944 ed incarcerato a S. Vittore, riuscì a fuggire e riparò a Torino dove continuò l'attività clandestina in svariate missioni di sabotaggio e per il recupero e trasporto di materiali, tenendo per il Partito d'azione il collegamento tra le formazioni militari sparse in tutto il Piemonte e organizzando il servizio di assistenza ai detenuti politici delle carceri, con il nome di battaglia Albertino. Morì nei giorni della liberazione di Torino: dopo aver portato l'ordine di avanzata sulla città alle formazioni stanziate sulle colline di Pino Torinese, cercava di rientrare ma venne fermato dal posto di blocco nazi-fascista di Reaglie ed immediatamente fucilato.
Data 26/04/1945
Fonti G.Vaccarino, C.Gobetti R.Gobbi (a cura di), L'insurrezione di Torino, cit., p. 45
Pagine di Giorgio Latis, Torino, Frassinelli, sd.

ultimo aggiornamento 29.01.2008 -