Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione
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Lapide N° del 22/09/1944
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Indirizzo: corso Inghilterra 47
Intestazione:
Pizzorno Carlo
fotografia della lapide in loco mappa topografica
Descrizione:
Fonti:
Aisrp, Fondo Istoreto. Attività
Caduti:
Cognome e nome Pizzorno Carlo (Carluccio) ritratto del caduto
Biografia Nato a Romagnano Sesia, in provincia di Vercelli, il 5 settembre 1922. Nel settembre 1938, si stabilì con la famiglia in città, proveniente da Pinerolo. Nel febbraio 1944 andò ad abitare in corso Costanzo Ciano 47. Era figlio unico, la madre era rimasta vittima nel 1943 di un bombardamento aereo; laureando alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino. L'8 settembre 1943 era allievo ufficiale dell'esercito; iniziò subito l'attività clandestina tra i primi organizzatori del movimento di liberazione, inquadrato come comandante di distaccamento nelle Sap liberali cittadine. Arrestato il 18 agosto 1944 in seguito a delazione, venne torturato, condannato a morte dal Tribunale Co.gu.e fucilato poche ore dopo al Martinetto) con gli altri tre compagni di lotta Oreste Armano, Francesco Massai Landi e Ferruccio Valobra, il 22 settembre 1944. Lasciò al padre, rimasto solo, una lettera in cui perdonava coloro che gli avevano fatto tanto male, invitando il genitore a non odiare coloro che avevano distrutto la sua famiglia. Decorato con medaglia d'argento al valor militare.
Data 22/09/1944
Fonti Asct, scheda anagrafica
Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
Aisrp, Fondo Partito liberale italiano. Federazione piemontese, A PL 3 / 15
P. Malvezzi, G. Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, cit., pp. 260-261
Seicento giorni nella Resistenza, cit., p. 130
Aisrp, Fondo Associazione nazionale famiglie martiri caduti per la libertà

ultimo aggiornamento 29.01.2008 -