Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea  
Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione
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Lapide N° del 29/03/1945
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Indirizzo: piazza Sabotino angolo via Cesana
Intestazione:
Berardengo Giulio
fotografia della lapide in loco mappa topografica
Descrizione:
Fonti:
Aisrp, Fondo Istoreto. Attività
Caduti:
Cognome e nome Berardengo Giulio ritratto del caduto
Biografia Nato a Torino il 14 agosto 1906, abitante in via Revello 4, falegname. Iniziò l'attività clandestina pochi giorni dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 raggiungendo la montagna, ma dovette poi rientrare a Torino a causa di una malattia; continuò come militante nelle formazioni cittadine Sap (23ª brigata) col nome di battaglia Giulio. Venne arrestato la notte del 29 marzo 1945 dai fascisti dei Rap nella sua abitazione, dove si trovava insieme a un compagno di lotta, e tutti e due vennero fatti salire su un'auto. Giunti in piazza Sabotino 6, all'altezza di un negozio di biancheria, Giulio venne scaraventato fuori dal veicolo e ferito mortalmente alla nuca con un colpo di pistola. Venne raccolto da due guardie notturne che chiamarono un'ambulanza municipale che lo trasportò all'ospedale. L'amico venne rilasciato perché dichiarò di essere un commerciante in borsa nera. Il fascicolo del Ministero della Difesa lo indica come appartenente alla 42ª brigata Fontan. Compare anche nella lapide alla Nebiolo.
Data 29/03/1945
Fonti Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, f. 8
Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
Aisrp, Fondo Originario, Fondazione Solidarietà Nazionale, scheda n. 148
F. Ferro (Fabbri), I nostri sappisti nella liberazione di Torino, cit., pp. 82-83
Angelo da Torino (Arisio), Le S.A.P. di Torino, Edito a cura della Commissione partigiana FIAT Grandi Motori, Torino, 1947, p. 63

ultimo aggiornamento 29.01.2008 -