Pietro
Rastelli
15/06/1919, Novara (NO), Italia
04/01/1996, Varallo (VC), Italia
Pietro Rastelli "Pedar", nacque a Novara il 15 giugno 1919 da una famiglia operaia con la quale si trasferì poi a Varallo, dove il padre, ed egli stesso, dopo l'avviamento commerciale, lavorarono alla Manifattura Rotondi.
Dopo il servizio di leva, che prestò nel genio alpini partecipando alle campagne di Francia e Grecia, l'8 settembre tornò in Valsesia dove entrò in contatto con gli esponenti dell'antifascismo della zona e costituì uno dei primi nuclei partigiani, alle Piane di Cervarolo, fino a diventare il comandante della 84ª brigata "Strisciante Musati", che così volle si chiamasse subito dopo la morte di Attilio Musati in uno scontro a Varallo.
Durante la Resistenza oltre a rimanere ferito, anche gravemente, per ben tre volte, furono molte le occasioni in cui seppe dimostrare l'efficacia delle sue scelte, il coraggio e l'abilità nel condurre la lotta armata. Per il suo indiscusso merito di combattente nella guerra di liberazione fu decorato con la medaglia di bronzo al valor militare.
Alla liberazione fu nominato sindaco della città di Varallo; fu anche dirigente della sezione di Varallo dell' Anpi, membro del Comitato nazionale, presidente della sezione varallese dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra e membro del Comitato d'onore dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli. Per lungo tempo fu anche dirigente del Pci varallese e valsesiano.
Morì il 4 gennaio 1996 a Varallo.
Fonte: "l'impegno", a. XVI, n. 1, aprile 1996.
Citazioni di o su Pietro Rastelli in Articolo di periodico
• Pietro Rastelli, Pagine di storia della brigata partigiana "Strisciante Musati" in "l'impegno", a. II, n. 3, settembre 1982;