Aldo
Garosci
13/10/1907, Meana di Susa (TO), Italia
03/01/2000, Roma (RM), Italia
Coniugato
Aldo Garosci nasce a Meana di Susa (TO) il 13 agosto 1907. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino fin dalla prima giovinezza è un risoluto militante antifascista. Nel 1929 si laurea con Gioele Solari con una tesi su Jean Bodin. Collaboratore, dopo la morte di Piero Gobetti, della rivista "Il Baretti", nel 1930 è con Mario Andreis autore del foglio clandestino "Voci d'officina" e tra gli organizzatori a Torino del movimento antifascista clandestino "Giustizia e libertà". Sfuggito agli arresti operati nel 1932, raggiunge Parigi dove, accanto agli amici torinesi Franco Venturi e Carlo Levi, è tra i principali collaboratori di Carlo Rosselli e redattore del settimanale "Giustizia e Libertà". Arrestato e espulso dalla Svizzera nel 1934, allo scoppio della guerra civile spagnola nel 1936 partecipa ai combattimenti contro i franchisti nelle file della colonna italiana di Rosselli. Ferito a Huesca, torna in Francia, da cui è costretto a fuggire dopo l'occupazione tedesca nell'estate 1940. Riparato negli Stati Uniti, prosegue l'attività antifascista con Gaetano Salvemini nella Mazzini Society e collabora ai "Quaderni italiani" di Bruno Zevi; elabora qui la sua "Vita di Carlo Rosselli". Nel dicembre del 1943 viene paracadutato nei pressi di Roma ed entra nelle file della Resistenza aderendo al Partito d'azione. Dopo lo scioglimento del partito (1947) aderisce all'Unione dei socialisti e poi al Psdi, sostenitore di una "terza forza" opposta tanto all'egemonia democristiana quanto al monopolio comunista. Tra il 1948 e il 1949 dirige il quotidiano "L'Italia Socialista". Aderisce nel 1953 al movimento Unità popolare, accanto a Codignola, Calamandrei e Vittorelli, non avendo condiviso le posizioni del Psdi sulla legge elettorale maggioritaria. Prosegue la sua attività di pubblicista: collabora con varie testate, lavora intensamente per la Rai e per parecchi anni scrive assiduamente per "Il Mondo" di Mario Pannunzio. Parallelamente all'attività giornalistica, coltiva gli studi di storia. Libero docente di storia moderna e di storia delle dottrine politiche all'Università di Roma (1953-1963), dal 1960 al 1963 è professore straordinario di storia del Risorgimento all'Università di Torino, Dal 1963 al 1968 è ordinario di storia del Risorgimento e dal 1968 di Storia moderna. Rientrato in politica negli stessi anni nella direzione del Partito socialista unificato, poi nel partito socialdemocratico, dirige il quotidiano "L'Umanità" (1969-72). Scompare a Roma il 3 gennaio 2000.
Citazioni di o su Aldo Garosci in Monografia
• Jean Bodin, Politica e diritto nel Rinascimento francese, Milano, 1934; • Aldo Garosci, Storia della Francia moderna (1870-1946), Torino, Einaudi, 1947; • Aldo Garosci, La vita di Carlo Rosselli, Firenze, Vallecchi, 1973, [1ª ediz. 1945, 2ª ediz. 1973]; • Aldo Garosci, Storia dei fuoriusciti, Bari, 1953; • Aldo Garosci, Pensiero politico e storiografia moderna, Pisa, Nistri-Lischi, 1954; • Aldo Garosci, Il pensiero politico degli autori del "Federalist", Milano, Edizioni di comunità, 1954; • Aldo Garosci, Gli intellettuali e la guerra di Spagna, Torino, Einaudi, 1959; • Antonio Gallenga, Avventura, politica e storia nell'Ottocento italiano, Torino, Einaudi, 1964; • Aldo Garosci, San Marino. Mito e storiografia tra i libertini e il Carducci, Milano, Edizioni di comunità, 1967;