Vittorio
Bergamo
23/03/1919, Casale sul Sile (TV), Italia
Vedovo
Vittorio Bergamo nasce il 27 marzo 1919 a Casale sul Sile (TV). Nel 1933 la famiglia emigra dal Veneto per stabilirsi in Piemonte. Salariato agricolo, presta servizio come militare nel genio guardie di frontiere. Sbandato, dopo l'8 settembre torna a fare il bracciante. Il 2 dicembre 1944, durante un rastrellamento, è catturato dalle Brigate Nere a Masio (AL). Viene tradotto al carcere Le Nuove di Torino e poi a Bolzano. Dopo un mese, il 19 gennaio 1945, è deportato a Flossenbuerg (trasporto Tibaldi n. 118) dove giunge quattro giorni dopo e gli viene attribuito il numero di matricola 43496. Classificato come Politisch (prigioniero politico), il 3 febbraio 1945 è trasferito al sottocampo di Porschdorf, dove vi rimane sino alla liberazione ad opera dell'esercito russo l'8 maggio 1945. Rientra in Italia nel settembre 1945.
Citazioni di o su Vittorio Bergamo in Articolo di monografia
• Vittorio Bergamo deportato a Flossenburg in I deportati alessandrini nei lager nazisti. 18 testimonianze di sopravvissuti, Andrea Villa (cur.), Recco (GE), Le Mani - Isral, 2004, pp. 47-51, [Si tratta dell'intervista a Vittorio Bergamo presente nell'Archivio della deportazione piemontese dell'Istoreto, qui pubblicata con tagli e interventi redazionali]; • Cesare Manganelli, Sergio Vizio, Resistenza e deportazione nel Basso Piemonte in Contadini e partigiani. Atti del Convegno storico (Asti, Nizza Monferrato 14-16 dicembre 1984), Isral, Israt (cur.), Alessandria, Edizioni Dell'Orso, 1986, pp. 259, [Il saggio utilizza le interviste raccolte nell'Archivio della deportazione piemontese];