Giovanni
Campi
13/10/1923, Mornese (AL), Italia
Coniugato
Giovanni Campi nasce il 13 ottobre 1923 a Mornese (AL). Contadino e fornaio, sotto le armi dopo l'8 settembre, all'inizio di aprile del 1944 diserta e ripara alla Benedicta (Benedicta, Bosio, AL) per unirsi ai partigiani. Il 9 aprile viene però catturato nel rastrellamento che colpisce la zona e che porta alla cattura di centinaia di renitenti e partigiani in via di reclutamento. Detenuto a Villa Rosa (Novi Ligure, AL), è in seguito inserito nel trasporto che il 16 giunge a Mauthausen (trasporto Tibaldi n. 39). Qui viene classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza) e riceve il numero di matricola 63700. Di professione si dichiara fornaio. È in seguito trasferito nel sottocampo di Saurerwerke (Vienna). Liberato dalle truppe americane ai primi di maggio, al ritorno in Italia è costretto a due mesi di cure ospedaliere per la debilitazione e le patologie connesse alla deportazione. Nel dopoguerra rende testimonianza della propria esperienza di deportato.
Nell'intervista presente nell'Archivio della deportazione piemontese Campi ricorda di essere stato trasferito, ormai a ridosso della liberazione e nel contesto dell'evacuazione di Saurerwerke, nel sottocampo di Steyr. Qui si sarebbe anzi trovato all'arrivo delle truppe americane nella regione. In merito a tale passaggio mancano al momento altri riscontri documentari.
• Cesare Manganelli, Brunello Mantelli, Antifascisti, partigiani, ebrei. I deportati alessandrini nei campi di sterminio nazisti 1943-1945, Milano, Franco Angeli, 1991, pp.51-52, 86, [Prefazione di Enzo Collotti];
Citazioni di o su Giovanni Campi in Articolo di monografia
• Giovanni Campi deportato a Mauthausen in I deportati alessandrini nei Lager nazisti. 18 testimonianze di sopravvissuti, Andrea Villa (cur.), Recco (GE), Le Mani-Isral, 2004, pp. 89-94, [Si tratta dell'intervista a Giovanni Campi presente nell'Archivio della deportazione piemontese dell'Istoreto, qui pubblicata con tagli e interventi redazionali];