Gaetano
Gallo
1923, Torino (TO), Italia
Celibe
Gaetano Gallo nasce nella primavera del 1923 a Torino (TO). Di famiglia di origini popolari, fattorino, durante la guerra è sotto le armi in fanteria nella divisione «Parma». Agli arresti per disfattismo prima dell'8 settembre 1943, dopo tale data si dà alla fuga, ma presto è catturato dai tedeschi nel corso di un rastrellamento nelle Marche. Il 4 dicembre 1944 è deportato a Flossenbürg -dove riceve il numero di matricola 38039 ed è classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza)- ed il 7 trasferito a Barbe-Haslach (sottocampo di Natzweiler). Il 6 aprile 1945 è evacuato a Dachau: qui riceve il numero di matricola 149112 ed è classificato come Schutzhäftlinge. Vi viene liberato dalle truppe americane il 29 aprile. Al ritorno in Italia è costretto a più mesi di ricovero a causa di patologie connesse alla deportazione. Alterna in seguito periodi di lavoro in Francia e in Italia prima di rientrare definitivamente a Torino.
Nell'intervista nell'Archivio della deportazione piemontese Gallo afferma di essere stato inviato subito dopo la cattura nel campo di lavoro coatto di Ludwigshafen (sottocampo dell'omologo Mannheim). Il trasferimento punitivo a Flossenbürg sarebbe avvenuto in seguito per complicità nella fuga di un compagno. La Scheda anagrafica collegata all'intervista attesta inoltre l'assegnazione a Gallo del numero di matricola 39897 a Natzweiler e un suo passaggio anche nel sottocampo di Vaihingen. In merito a tali elementi mancano al momento altri riscontri documentari.