Bruno Reja nasce a Trieste il 24 giugno 1921. Di famiglia antifascista, è barman di professione. Dopo l'8 settembre entra a far parte di una formazione partigiana. Ritorna a Trieste di nascosto alla fine di ottobre 1943, per sfuggire a un grande rastrellamento. Dopo qualche giorno però viene catturato e arrestato dai fascisti nel bar di famiglia. Imprigionato al Coroneo di Trieste, scampa alla fucilazione per un caso fortuito. Deportato, arriva a Dachau nel marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 66004. Classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza), dichiara il mestiere di autista. In seguito viene trasferito prima nel sottocampo di Neuaubing, poi, il 17 agosto 1944, a Mauthausen (numero di matricola 90236), a St. Valentin e, infine, nuovamente a Mauthausen. Viene liberato dagli americani ai primi di maggio 1945.
Cognome anche scritto con y: Reya