Sergio
Sarri
12/08/1921, Torino (TO), Italia
28/09/2012, Torino (TO), Italia
Coniugato
Sergio Sarri nasce a Torino (TO) il 12 agosto 1921. Di famiglia socialista e antifascista, bancario, studente universitario, durante la guerra è richiamato alle armi ed è sottotenente nel 3° Reggimento Alpini Fanteria. L'otto settembre si trova in provincia di La Spezia (SP): sfuggito alla cattura da parte dei tedeschi opera nella Resistenza prima in valle di Susa e in valle di Viù e poi, dal luglio del 1944, a Torino, presso il Comando formazioni autonome Piemonte. Il 29 settembre viene arrestato a Torino dalle Brigate nere. Detenuto alle Nuove, nella caserma di via Asti e all'Albergo Nazionale, nella seconda metà di ottobre è trasferito nel campo di transito di Bolzano. Da qui viene deportato a Flossenbürg, dove giunge il 23 gennaio 1945 (trasporto Tibaldi n. 118): dichiaratosi di professione contabile, vi viene classificato come Politisch (deportato politico) e riceve il numero di matricola 43784. Il 5 febbraio viene trasferito nel sottocampo di Ring-Saal Donau (Germania), dove viene destinato al lavoro nelle officine Messerschmitt. Il 9 aprile viene evacuato a Dachau, dove viene classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza) e riceve il numero di matricola 154588. Viene liberato in quest'ultimo Lager dalle truppe americane il 29 aprile 1945. Al ritorno in Italia è attivo politicamente, ma, provato dalla deportazione, presto si ammala gravemente ed è costretto a un lungo ricovero. Lavora in seguito in Italia e all'estero nel campo della formazione direzionale e della consulenza aziendale per importanti aziende italiane (gruppo Iri, Fiat, Pirelli). Nel 1978 interviene su «The New York Times» nel dibattito che divide l'opinione pubblica americana sul diritto dei neonazisti del National Socialist Party of America a tenere un corteo a Skokie, cittadina dell'Illinois in cui vivono numerosi ebrei sopravvissuti alla Shoah.
• Simone Gosso, Sopravvissuti, FIrenze, Alinari, 2004, pp.62-63, 95, [Foto a p. 63]; • Sergio Sarri, Nostoi. Rivisitazioni, Aosta, Le Château, 2002, pp.157; • Sergio Sarri, La scatola degli spaghi troppo corti, Cuneo, L'Arciere, 1999, pp.103;
Citazioni di o su Sergio Sarri in Articolo di monografia
• Brunello Mantelli, «Untermenschen» ed industria di guerra. Il lavoro nelle fabbriche dei lager in La deportazione nei campi di sterminio nazisti. Studi e testimonianze, Federico Cereja, Brunello Mantelli (cur.), Milano, Franco Angeli, Storia, 1986, pp. 83-106, [Il saggio utilizza le interviste raccolte nell'Archivio della deportazione piemontese]; • Sergio Sarri, [Caro Tibaldi], Italo Tibaldi in Compagni di viaggio. Dall'Italia ai Lager nazisti. I «trasporti» dei deportati 1943-1945, Milano, FrancoAngeli, "Triangolo Rosso", 1994, pp. 228-29, [Lettera di Sergio Sarri a Italo Tibaldi datata Torino 6-6-1984];
Citazioni di o su Sergio Sarri in Articolo di periodico
• Sergio Sarri, "Non cadere negli usi impropri dell'Olocausto" in "Triangolo Rosso", a. 21, n. 2, marzo-maggio 2002, pp. 9; • Sergio Sarri, [If the Nazi Party Marches in Skokie] in "The New York Times", 3-2-1978, [Si tratta di una lettera datata New York, Jan. 28, 1978, inviata da Sergio Sarri al giornale e pubblicata nella sezione "Letters" dello stesso]; • Sergio Sarri, «Mi siete simpatici: non mollate!» in "resistenza. Giustizia e Libertà", a. 18°, n. 12, dicembre 1964, pp. 2, [Lettera al giornale firmata "Sergio Sarri (Roma)"];