Arduino
Tomasi
11/1925, Adria (RO), Italia
Coniugato
Arduino Tomasi nasce nel novembre 1925 ad Adria (RO). Di famiglia di braccianti di idee socialiste, calzolaio, dopo l'8 settembre è renitente alla leva. Costretto ad entrare in un reparto italiano aggregato alla Wehrmacht in provincia di Udine (UD), diserta nel giugno 1944. Arrestato a luglio, è detenuto ad Adria e a Padova (PD). A inizio settembre il Tribunale militare di guerra tedesco di Gorizia (GO) lo condanna a morte: graziato, è trasferito a Gradisca d'Isonzo (GO) e, in ottobre, in un campo di smistamento presso Regensburg (Germania). Dopo una nuova carcerazione, il 28 dicembre giunge a Flossenbürg. Qui è classificato come Zivilarbeiter (lavoratore civile) e riceve il numero di matricola 41304. Il 4 gennaio 1945 è inviato nel sottocampo di Hersbruck. È trasferito poi a Dachau, dove giunge il 9 aprile: classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza), riceve il numero di matricola 151788. Il 29 aprile è liberato dagli americani. Richiamato alle armi al rientro in Italia, è presto costretto a ripetuti ricoveri ospedalieri. Fonda la sezione di Bottrighe (Adria, RO) del Pci. Nel 1956 si trasferisce a Caselle (TO).
L'intervista ad Arduino Tomasi nell'Archivio della deportazione piemontese fa riferimento a un periodo di deportazione trascorso nel Lager di 'Innsbruck': il raffronto con la scheda biografica di Tomasi presente in G. D'Amico, G. Villari, F. Cassata (a cura di), Il libro dei deportati , vol. I, I deportati politici 1943-1945, t. 3, Milano, Mursia, 2009, p. 2122, sembra però suggerire che il testimone, a distanza di anni, possa aver confuso i nomi di 'Innsbruck' e 'Hersbruck' (che nell'intervista stessa non è del resto neppure evocato). Le informazioni riportate in tale scheda divergono, almeno in parte, anche in merito a data e luogo di nascita del testimone rispetto a quelle allegate all'intervista e non offrono elementi sul periodo precedente il suo arrivo a Flossenbürg.